Prato

Gastone: episcopato «d’argento». Franco, vescovo da 15 anni

Per singolare coincidenza anche mons. Franco Agostinelli fu ordinato Vescovo da Giovanni Paolo II, esattamente dieci anni dopo Simoni, il 6 gennaio 2002. Vicario della Diocesi di Arezzo, Agostinelli era stato da poco nominato – o, come si dice nel linguaggio ecclesiastico, «eletto» – alla guida della Diocesi di Grosseto. Saranno dunque 15 anni di episcopato, undici spesi in Maremma e quattro in Terra di Prato.Così la Diocesi festeggerà insieme i due anniversari nella solennità della prima manifestazione del Signore: l’appuntamento sarà nella basilica cattedrale alle ore 15,30 di venerdì 6 gennaio. La messa solenne, a cui è invitata tutta la comunità diocesana, sarà concelebrata dai due vescovi e dal presbiterio diocesano.In questo «paginone» speciale abbiamo voluto ripercorrere con l’aiuto di otto immagini emblematiche l’episcopato di Simoni a Prato che, per quasi 21 anni, è stato vissuto sulla cattedra di Santo Stefano. Ora, da Vescovo emerito, il presule vive nella sua Fiesole ma con amore immutato per la Chiesa pratese.Era il 23 febbraio 1992, un mese e mezzo dopo l’ordinazione episcopale, quando in piazza Duomo Simoni ricevette il pastorale dal suo storico predecessore, mons. Pietro Fiordelli; il 25 novembre 2012 fu lui a passare quello stesso pastorale a mons. Agostinelli.Vent’anni che hanno segnato la trasformazione epocale della città e del suo territorio, dagli ultimi anni dell’«età dell’oro» del distretto tessile, alla crisi strutturale. Basterebbe citare Tangentopoli, la crisi del Pci e della Democrazia Cristiana, il tormentato passaggio alla prima Repubblica e la diaspora politica dei cattolici, gli attentati dell’11 settembre e la diffusione su scala globale del terrorismo per ripensare al cambiamento profondo di quel ventennio. Le trasformazioni hanno avuto ripercussioni dirette sul nostro territorio, dalla forte contrazione dell’economia tessile al fenomeno immigratorio. Mons. Simoni è stato un punto di riferimento anche civile, oltre che ecclesiale, da più parti ritenuto in quegli anni non a caso l’autorità morale e la voce culturale più significativa della città.La Chiesa di Prato, sotto la sua guida, raccogliendo la lunga eredità dell’episcopato fiordelliano, ha affrontato i cambiamenti sociali e culturali in atto, andando incontro a tutti gli uomini – la caduta degli steccati ideologici stava avvenendo proprio nei primi anni del ministero pratese – e a tutto l’uomo, nelle sue dimensioni cristiane e umane, nelle sue aspirazioni spirituali e culturali come anche nei suoi bisogni materiali. Il pane Eucaristico e quello quotidiano non potevano e non possono essere disgiunti: la città che avvia il primo Emporio della solidarietà è anche quella che, unica in Toscana e tra le poche in Italia, apre due chiese per l’adorazione eucaristica perpetua. Nel linguaggio ecclesiale si dice che hanno la stessa genealogia episcopale. Vale a dire che, essendo stati entrambi ordinati vescovi da Papa Giovanni Paolo II, mons. Simoni e mons. Agostinelli hanno in comune la medesima successione apostolica. Il Pontefice santo impose le mani sul capo di Agostinelli il 6 gennaio 2002; fino ad allora e per cinque anni, era stato vicario generale della Diocesi di Arezzo – Cortona – Sansepolcro. La nomina alla Chiesa di Grosseto era giunta il 18 novembre 2001 e qui il nuovo Pastore fece ingresso solenne domenica 3 febbraio. Quelli a Grosseto sono stati per Agostinelli dieci anni impegnativi, improntati ad uno stile di attenzione e di dialogo con la comunità civile.Il 2 ottobre 2005 dà inizio ufficialmente alla visita pastorale nelle cinquanta parrocchie che compongono la Diocesi, visita che conclude il 14 dicembre 2008. Al termine di questo percorso, nel 2009 ha indetto il Sinodo diocesano per dare nuovi impulsi e stimoli alla Chiesa maremmana. Il percorso sinodale ha prodotto il progetto «parrocchie in rete», pensato non per creare nuove strutture ma per aiutare le comunità del territorio a lavorare insieme e a condividere uno stile comune nel vivere la dimensione ecclesiale e missionaria.Agostinelli non ha potuto portare a termine il Sinodo grossetano perché Benedetto XVI il 29 settembre 2012 lo ha nominato Vescovo di Prato. Il 25 novembre 2012 fa il proprio ingresso in Diocesi.Nel passaggio alla nuova sede, Agostinelli mantiene gli incarichi nazionali e regionali: delegato della Conferenza episcopale toscana per i Migranti e correttore della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia.