Vita Chiesa

GMG 2013, Rio si sta già preparando

Festa “carioca” al parco Casa de campo di Madrid, non lontano da Palacio Real, dopo l’annuncio ufficiale di Benedetto XVI che la prossima Giornata mondiale della gioventù (Gmg) sarà a Rio de Janeiro, in Brasile, nel 2013. A poche ore dal termine della Gmg madrilena il parco si è animato con una no-stop musicale e tanti giovani che cantano e ballano, avvolti nelle bandiere verde-oro. In serata l’arrivo della croce della Gmg, che nei prossimi due anni sarà portata in pellegrinaggio nelle diocesi brasiliane. Tra l’entusiasmo generale il SIR ha incontrato, mons. Eduardo Pinheiro da Silva, presidente della Commissione episcopale per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale brasiliana e vescovo ausiliare di Campo Grande, nel Mato Grosso del Sud.

I giovani come hanno accolto la notizia (per la verità già nota da qualche tempo) che Rio avrebbe ospitato la prossima Gmg? “Sono stati molto contenti, e fin da subito hanno offerto la loro disponibilità a collaborare. ‘Conta su di me’ è la frase che ho sentito più di frequente, segno che i giovani sono pronti a scendere in campo quando la posta in gioco è importante e li valorizza. Certo, anche se i ragazzi venuti in Spagna hanno fatto una bellissima esperienza di convivenza, c’è sempre all’inizio la preoccupazione legata alla dimensione dell’evento. Un timore che, però, non li spaventa assolutamente”. Forse preoccupa chi ha la responsabilità dell’organizzazione…“È interessante notare che quando la Chiesa vede la forza della gioventù, allora si sente più sicura. La loro allegria, disponibilità e freschezza sono la ricchezza della Chiesa. E, così, il timore alla fine svanisce”. Come verrà preparata la Gmg di Rio? “La preparazione vedrà coinvolta da una parte la Conferenza episcopale, dall’altra la diocesi di Rio de Janeiro. In particolare, la prima ha la responsabilità dei giorni che precedono la Gmg e della peregrinazione della Croce. Su questo ci stiamo ora concentrando: c’è da definire l’itinerario, i contenuti teologici e pastorali, le celebrazioni… Abbiamo fatto un cd speciale sul tema della croce, grande occasione di raduno per quasi 90 cantautori brasiliani laici che sono stati contenti di questo lavoro insieme”. Un cd musicale per accompagnare il pellegrinaggio?“Sì. E nel pezzo principale su un testo ‘antico’ sul tema della croce, curato dal dehoniano p. José Zezinho, i cantanti hanno adattato la musica. Quest’occasione d’incontro tra artisti ha già rappresentato un momento significativo per la Chiesa che si sta preparando alla Gmg. Anzi, possiamo dire che la Giornata, fin dal primo momento della sua preparazione, già produce frutti”. Quali saranno le tappe della croce della Gmg?“Attraverserà quasi tutte le diocesi e in 19 città, principalmente capitali di Stati brasiliani, si fermerà per un momento importante e significativo, che comprenderà canti, celebrazioni, eventi e riflessioni, sempre avendo i giovani protagonisti”. Come pensate di coinvolgere i giovani, magari quelli che non hanno manifestato fin dal primo momento il loro entusiasmo?“Ho appena scritto una lettera nella quale esorto i vescovi, i sacerdoti e gli organizzatori ad aiutare i giovani che sono venuti a Madrid affinché possano farsi animatori attivi delle loro comunità. Abbiamo davanti a noi due anni, un tempo relativamente breve. Questo può essere un problema, ma anche una risorsa, dal momento che non permette di abbassare la guardia, chiede un impegno che parta fin da subito”. E le famiglie, che possono avere un ruolo rilevante nell’accoglienza dei pellegrini?“Confido molto nelle realtà aggregative, nei movimenti, e già ho avuto segnali confortanti in questa direzione. Certo, questa è una strada che ritengo molto valida, ma non l’unica da percorrere”. Quale eredità portate a casa da Madrid, utile per la preparazione della prossima Giornata?“Vogliamo che il cammino che stiamo per percorrere sia missionario: questa è la chiave più importante della preparazione di questa giornata e il contributo che essa può dare alla pastorale giovanile brasiliana. D’altra parte pure il Documento di Aparecida (prodotto a conclusione della quinta Conferenza generale dell’episcopato latinoamericano e del Caribe nel 2007, ndr) ci ricorda che la missionarietà è la strada del cristianesimo. In secondo luogo vogliamo impegnarci nel raccordo di quanti lavorano con i giovani, attraverso un ‘settore giovanile’. Ora abbiamo parecchi gruppi, movimenti, pastorali specifiche che hanno a che fare con i giovani. Bisogna unire le forze”. Quali aspettative avete verso la prossima Gmg? “Non vogliamo che sia solo una festa, ma piuttosto un momento forte d’evangelizzazione, con i giovani in prima linea, all’interno di un cammino più ampio. La Giornata non può essere un evento, ma deve promuovere un progetto di evangelizzazione con un prima e un dopo”.a cura di Francesco Rossi, inviato SIR a Madrid