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MALTEMPO: SONO 600 LE PERSONE SFOLLATE NEL MESSINESE

(ASCA) – Sono circa 600 gli sfollati in provincia di Messina dopo l’alluvione del 22 novembre. Saponara il paese più colpito. In contrada Scarcelli, si è provveduto a far evacuare inizialmente 12 nuclei familiari, per un totale di 30 persone, a cui ieri, dopo la richiesta del sindaco Nicola Venuto, si sono aggiunte altre 118 ordinanze. Il numero degli sfollati a Saponara raggiunge così quota 400. L’Iacp intende mettere a disposizione circa 50 alloggi a Saponara, previa ristrutturazione. A Barcellona, in zona Migliardo, dove i residenti sono rimasti a lungo isolati subito dopo la pioggia torrenziale e dove ieri pezzi di costone si sono staccati di nuovo gettando panico tra le persone ancora rimaste sul posto, si stanno sgomberando 30 famiglie per un totale di 156 persone. Lo sgombero non è ancora completo, ma entro la giornata di oggi si provvederà a evacuare tutte le famiglie rimaste, perché si temono ancora smottamenti. Nel frattempo le famiglie sono state ospitate da parenti e amici, alcune sono state accolte nelle scuole di Gala e Migliardo. Per Rometta 12 ordinanze e 40 persone evacuate nel quartiere di S. Andrea e nella frazione collinare di Conduri. Nel comune tirrenico sono state parecchie le zone isolate e si sta cercando di ripristinare la situazione per circa 250 persone. Ieri il sindaco Roberto Abadessa ha disposto la demolizione del ponte ferroviario in disuso. In ultimo a Santa Lucia del Mela sono 8 le famiglie che devono lasciare le abitazioni.“Sono 24 i comuni per i quali la Regione ha dichiarato la calamità, girando la richiesta al Governo nazionale che già oggi pomeriggio in Consiglio dei Ministri potrebbe decretare lo stato di emergenza per il messinese dissestato”. Lo ha detto Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, alla conferenza stampa convocata per fare il punto sul disastro nei centri colpiti dal nubifragio del 22 novembre. Insieme ai 21 comuni, già indicati nella seduta di giunta di ieri sera, sono stati inseriti altri 3 centri colpiti dal maltempo dello scorso 9 novembre. Nell’elenco figura anche la città di Messina. Partirà subito il tavolo tecnico per coordinare le operazioni, ha spiegato Lombardo insieme all’assessore al Territorio Sebastiano Di Betta, ed al dirigente della Protezioen civile Pietro Lo Monaco. Il coordinamento del tavolo farà riferimento direttamente al Ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri, che oggi alle 17 parteciperà ad una riunione straordinaria della giunta regionale. Il presidente si augura che presto il governo Monti nomini un sottosegretario alla Protezione civile. Riguardo ai fondi disponibili, la Regione ha ribadito che di fatto da subito ve ne sono 30 milioni di euro, come già affermato qualche giorno fa dall’assessore Di Betta. Il governatore, quindi, ha tracciato le linee di intervento futuri, per la prevenzione di ulteriori disastri e per far fronte al dissesto del territorio più in generale. Per quel che riguarda l’emergenza sfollati, la Regione pensa ad utilizzare i fondi ex Gescal per nuovi alloggi e ristrutturazioni di quelli esistenti e giudicate sicure, mentre le case a rischio potreanno essere acquisite dai comuni ed eventualmente demolite. Per la salvaguardia del territorio la priorità sarà invece lo stop alla cementificazione selvaggia. Quindi le previsioni nei Piani regolatori, soprattutto per i piccoli centri, di misure che mirino alla ristrutturazione di abitazioni gà esistenti nei centri storici, limitando l’espansione di nuovi nuclei verso le pendici delle colline o a ridosso dei corsi d’acqua.