Italia

Minori: Save the Children, via a campagna sensibilizzazione

Petizione “Qui vivo” per assicurare educazione di qualità, sport e spazi sicuri. Quasi 3 milioni e 800mila bambini e adolescenti vivono in periferie e quartieri svantaggiati

Lavoro minorile (foto archivio AgenSir)

Contestualmente alla diffusione del rapporto ”Fare spazio alla crescita”, Save the Children lancia la campagna di sensibilizzazione “Qui vivo”, cui tutti possono aderire firmando una petizione per assicurare a bambini e adolescenti educazione di qualità, attività sportive, opportunità e spazi sicuri in cui crescere, a partire da elementi molto concreti come l’apertura delle scuole tutto il giorno o la presenza di biblioteche scolastiche e palestre in tutte le periferie. Con la nuova campagna, Save The Children lancia anche un programma di intervento specifico a lungo termine nelle periferie urbane, “Qui, un quartiere per crescere”, realizzato insieme a realtà pubbliche, sociali e private del territorio. Predisposto nel 2022, il programma si snoderà su un arco temporale di 9 anni coinvolgendo nella prima fase 5 quartieri particolarmente poveri di servizi e opportunità per i minori in cinque grandi città italiane da nord a sud: Torino (Aurora-Porta Palazzo), Prato (Macrolotto Zero), Roma (Ostia ponente), Napoli (Pianura) e Palermo (Zen2), con l’obiettivo di migliorare concretamente il contesto di vita di bambini, bambine e adolescenti in questi luoghi. Tra i testimonial della campagna l’attore Cesare Bocci, ambasciatore dell’organizzazione, e l’attrice Francesca Chillemi, che hanno incontrato le ragazze e i ragazzi impegnati nella rigenerazione dei quartieri di Pianura a Napoli e di Ostia Ponente a Roma, oltre a Tosca D’Aquino, Michela Andreozzi, Caterina Guzzanti, Silvia Salemi e Tinto. Da oggi al 29 ottobre la settimana di sensibilizzazione con il sostegno di Rai per la Sostenibilità – Esg, attraverso i canali editoriali Rai. Da sabato 21 ad oggi anche il sostegno della Lega serie A con tutte le squadre della Serie A Tim.

In Italia ci sono sempre meno bambini, ma i 10 milioni e 493mila bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni che vivono nel nostro Paese fanno i conti con una evidente disparità nell’accesso agli spazi abitativi, scolastici e pubblici adeguati alla crescita e al loro benessere educativo, fisico e socio-emozionale. Lo evidenzia il rapporto ”Fare spazio alla crescita” di Save the Children. Il report parla di “disuguaglianze profonde che possono fare la differenza in positivo o in negativo nel futuro di bambini e ragazzi che crescono in regioni diverse, ma anche in due diversi quartieri di una stessa grande città”. Tra gli 0-19enni che vivono in Italia, ben 3 milioni e 785mila, quasi 2 su 5, si concentrano infatti nelle 14 città metropolitane costituite dal Comune principale e dal suo hinterland, dove vive anche il 13,7% dei contribuenti con reddito inferiore ai 15mila euro annui. In città metropolitane del Sud Italia quali Catania, Palermo e Messina più della metà dei contribuenti ha un reddito inferiore ai 15mila euro annui. La concentrazione di cittadini con redditi bassi è tuttavia elevata anche nel Centro e Nord Italia (per esempio, Roma 38,8%, Venezia 36,9%). In queste città, le aree urbane caratterizzate da una maggiore privazione socioeconomica sono spesso anche quelle con meno spazi adeguati alla crescita dei minori.

Anche se le condizioni abitative inadeguate riguardano un numero significativo di minori in tutto il Paese, dove 2 su 5 vivono in un’abitazione sovraffollata e tra le famiglie con almeno un figlio minore c’è chi vive in case danneggiate (9,2%), con umidità (13,7%) o scarsa illuminazione (5,4%), tra i quasi 13mila minori senza casa o fissa dimora, 2 su 3 si concentrano nelle città metropolitane, dove si registra anche il 45% di tutti i provvedimenti di sfratto.