La pedofilia non esiste soltanto tra gli uomini di Chiesa

Gentile direttore, in questi giorni in Vaticano si svolge un incontro dei presidenti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo per affrontare il tema degli abusi su minori da parte di membri del clero. Purtroppo la pedofilia è una patologia che investe tutte le componenti della società. Secondo le inchieste più recenti il 90% dei casi di abusi avviene nelle stesse famiglie, ma anche nelle scuole pubbliche, centri sportivi e numerose altre organizzazioni. Gli abusi da parte del clero cattolico sono una infinitesima percentuale sulla totalità dei casi. Però i media parlano sempre e solo dei preti pedofili, da condannare ovviamente, ma senza ignorare ciò che avviene negli altri settori. È noto che molte agenzie occidentali organizzano il turismo pedofilo verso i paesi del terzo mondo nell’indifferenza delle autorità e dei media. È evidente che se nella Chiesa in passato si è fatto poco per combattere questa piaga, in altri si è fatto quasi nulla. Sarebbe augurabile una forte presa di coscienza della società per sconfiggere l’omertà e punire chi commette questi reati ovunque essi avvengano.

Ivan Devilno

Quello che dice è vero, caro Ivan, i casi di abusi, purtroppo (e ribadisco purtroppo), si registrano il più delle volte all’interno delle mura domestiche oltre che in realtà sportive e associative. Ma ciò non toglie che gli abusi da parte di uomini di Chiesa siano ancora più gravi. Le parole di Papa Francesco non lasciano dubbi in proposito: anche un solo caso di abuso nella Chiesa «rappresenta già di per sé una mostruosità». Ma non solo: «Nella rabbia, giustificata, della gente, la Chiesa vede il riflesso dell’ira di Dio, tradito e schiaffeggiato da questi disonesti consacrati». In ogni caso anche il Papa, nel discorso conclusivo al summit in Vaticano, ha rivolto un appello generale perché sia a vasto raggio la lotta «contro gli abusi di minori, nel campo sessuale come in altri campi, da parte di tutte le autorità e delle singole persone, perché si tratta di crimini abominevoli che vanno cancellati dalla faccia della terra: questo lo chiedono le tante vittime nascoste nelle famiglie e in diversi ambiti delle nostre società». «È giunta l’ora – ha concluso Francesco – di collaborare insieme per sradicare tale brutalità dal corpo della nostra umanità».

Andrea Fagioli