Siamo orgogliosi del comportamento dei fedeli nelle chiese

Caro direttore, le chiedo, se può aiutarmi a chiarire con quale criterio – di tipo sanitario? – è stato autorizzato il cammino nei luoghi di don Lorenzo Milani, organizzato da enti pubblici, svoltosi il 5 settembre, cui hanno partecipato 700 persone (cfr Toscana Oggi del 13 settembre 2020) e non è stato consentito il pellegrinaggio per la Natività di Maria (7 settembre) organizzato dalla Chiesa fiorentina, se non a un gruppetto di poche persone (cfr Toscana Oggi del 6 settembre). Un’altra mia difficoltà a capire i criteri adottati è perchè nelle scuole, anche superiori, se gli studenti sono in posizione statica a distanza di un metro, possono togliere le mascherine, mentre in Chiesa anche se in posizione statica a distanza di un metro i fedeli sono obbligati a tenere le mascherine. Sperando che riesca a spiegarmi le ragioni di queste strane «discriminazioni» la ringrazio per la gentile attenzione e le invio i miei più cordiali saluti

Lettera firmata

Alla prima domanda del nostro lettore rispondo senza avere certezze, perché non ho consultato nessuno degli organizzatori, né di Barbiana né del pellegrinaggio. Credo che il problema non fosse tanto il percorso del pellegrinaggio, che però ricordo attraversa anche vie cittadine e non solo un sentiero di campagna, quanto l’arrivo alla Ss. Annunziata. Quella della Natività di Maria è una delle feste più sentite dai fiorentini e il rischio di assembramenti era sicuramente alto. Magari, visto che non ero presente, mi piacerebbe sapere se all’arrivo a Barbiana, all’aperto, i partecipanti hanno messo la mascherina che, lo spero per loro, non avessero indossato lungo la salita. Alla seconda domanda rispondo che il dibattito mascherina sì o no per gli studenti ancora non ha prodotto un risultato chiaro. L’unica certezza è che anche gli studenti, se non c’è la possibilità del distanziamento, devono usare la mascherina, chiurgica o «firmata», perchè sembra essere uno dei pochi dispositivi utili. E qui vengo alle chiese, anche se brevemente perchè il tema l’ho affrontato di recente. È vero, quel pezzo di cotone davanti a bocca e naso dà noia. Ma nessuno, fino a oggi, ha potuto dire o scrivere che i cattolici, nelle chiese, sono untori. Provi a immaginare, il nostro lettore, se fosse successo, che un sacerdote asintomatico non avesse indossato la mascherina e avesse infettato i suoi fedeli. Qualche giornale avrebbe scomodato tutto il Vaticano per avere anche il parere di papa Francesco. E allora ripeto l’invito: cerchiamo di essere orgogliosi di come si stanno comportando i fedeli nelle chiese e, magari, torniamo a riempirle fino al massimo della loro capienza.

Domenico Mugnaini