Toscana

SUDAN: CARITAS ITALIANA, UN PIANO D’AIUTO D’URGENZA IN VISTA DEL 9 LUGLIO

“La guerra deve terminare immediatamente. C’è una grande sofferenza tra la popolazione. La comunità internazionale deve fare tutto il possibile per consentire il ritorno della pace”. È l’appello lanciato da mons. Michael Didi Adgum Mangoria, vescovo ausiliare di El Obeid, a Khartoum, in Sudan, a seguito dell’inasprirsi degli scontri tra nord e sud del Paese. Il 9 luglio il Sud del Sudan diventerà ufficialmente una nazione indipendente, secondo quanto deciso dal referendum del gennaio scorso. Con l’avvicinarsi di questa data, però, nonostante il riconoscimento dell’esito del referendum da parte del governo di Khartum, si intensificano le violenze al confine tra il nord e il sud, specialmente nella regione del Sud Kordofan, ricca di risorse e perciò contesa. I vescovi sudanesi hanno lanciato un appello alla pace e una novena che prenderà il via domani, 29 giugno. La Caritas italiana “si unisce alle preghiere dei vescovi e intensifica il piano d’aiuto per il Paese”, in particolare a sostegno dei migliaia di profughi che si spostano dal nord al sud. La Caritas, insieme alla Chiesa locale, ha attuato un piano di formazione per il personale diocesano per “accrescere la capacità di lettura e di risposta ai bisogni della popolazione”. Intanto l’ONU ha deciso l’invio di 4.200 caschi blu per smilitarizzare la regione al confine di Abyei. www.campagnasudan.itSir