Toscana

Tagli europei, l’allarme del Banco Alimentare della Toscana

«L’emergenza alimentare è un  problema concreto anche per la nostra Regione. E le prospettive future sono preoccupanti». È un vero e proprio allarme quello che lancia il Presidente del Banco Alimentare della Toscana, Leonardo Carrai. Il problema è infatti legato a una drastica riduzione delle risorse a disposizione a partire dal prossimo anno per i tagli decisi dall’Unione Europea. «Con la nuova legge – chiarisce Carrai – dal 2014 saremo in grandissima difficoltà ad aiutare i bisognosi e nella stessa situazione si troveranno altre realtà come Caritas o Croce Rossa». Dal 1° gennaio decadrà infatti la legge Pead (Programma europeo di aiuti alimentari agli indigenti) che, dal1987, haassicurato ogni anno per tutti i Paesi dell’Ue generi alimentari primari alle associazioni di volontariato, corrispondenti ad un valore annuo complessivo di 580 milioni di euro.

«Questa norma – ha proseguito Carrai – ha consentito fino ad oggi di destinare le eccedenze agricole ai poveri dei Paesi dell’Unione: tonnellate di generi primari (come olio, pasta, riso, latte) che costituiscono una grossa parte del totale di generi alimentari che abbiamo a disposizione e che la rete dei Banchi Alimentari nelle varie regioni d’ Italia redistribuisce quotidianamente ad oltre 1.800.000 poveri in tutta Italia. Con la sua cessazione qui in Toscana, ad esempio, ci troveremo improvvisamente privi del 50% degli alimenti da distribuire con un drammatico aggravarsi del disagio sociale».

Nei giorni scorsi è venuta in visita alla sede del Banco Alimentare della Toscana la vicepresidente del Parlamento Europeo Roberta Angelilli, che si è dimostrata particolarmente attenta ed interessata alla questione ed ha dato garanzia di prendersi personalmente a cuore la vicenda. La Commissione Europea ha infatti proposto di riservare 2,5 miliardi di euro del bilancio totale dell’Ue per continuare a finanziare l’assistenza europea agli indigenti, dando forma al futuro Programma all’interno della politica di coesione sociale. Questo contributo è da dividere nei 28 Stati membri ed è però per una generica lotta alle povertà, dunque non rivolta espressamente all’ emergenza alimentare. La vicepresidente del Parlamento Europeo si è detta speranzosa che non venga interrotto un circolo virtuoso di fondamentale aiuto per così tante persone.

In Toscana, nel 2012, il Banco Alimentare ha assistito oltre 100 mila persone distribuendo 3.131 tonnellate di generi alimentari, ma la previsione è che quest’anno i bisognosi aumenteranno del 15-20 per cento. Le persone che dichiarano di non potersi permettere un pasto adeguato almeno ogni due giorni sono il 16,6%, quota triplicata in due anni.

Per questo diventano fondamentali l’impegno dell’assessore regionale al welfare Salvatore Allocca, per il varo di una legge che contribuisca a far fronte all’emergenza, e gli aiuti di realtà importanti come per esempio Confindustria Firenze e i Rotary Club Area Medicea. Confindustria Firenze sta infatti fornendo un contributo importantissimo nel coinvolgere il mondo dell’agroindustria nel reperimento di cibo e generi alimentari, mentre in questi giorni i Rotary Club Area Medicea di Firenze hanno donato un furgone-frigo del valore di 30 mila euro per aumentare la quotidiana raccolta di «Siti-cibo»  in mense aziendali e scolastiche e nella grande distribuzione, per una redistribuzione immediata in diverse realtà caritative. Il mezzo verrà consegnato ufficialmente in occasione dell’Open Day di sabato 5 ottobre, un appuntamento volto a far conoscere meglio la realtà del Banco Alimentare a tutta l’Agroindustria Toscana e che avrà luogo dalle ore 17.00 presso la sede di Calenzano, in via Caponnetto 25: un momento di incontro il cui tema portante sarà la possibilità di trasformare le eccedenze alimentari in risorsa per i poveri.