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VALDESI/SINODO: BONAFEDE SU CRISI, SERVE NUOVA ETICA E SOBRIETÀ

(ASCA) -  “Una crisi di dimensioni sconosciute da tutti noi. Ma non è questa la fine del mondo, ma la fine di un mondo, di quel mondo che ha creduto in uno sviluppo illimitato, nelle grandi speculazioni ed in una globalizzazione priva di regole e di garanzie per le economie più fragili. Serve una nuova etica della proprietà, del consumo e dell’uso del denaro. Serve praticare la sobrietà“. Lo ha detto la pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese (organo esecutivo dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi), durante il Sinodo delle chiese Metodiste e Valdesi in corso a Torre Pellice (Torino), in merito alla crisi economica e finanziaria che si è abbattuta sull’Italia e sul mondo occidentale, manifestando “vivissima preoccupazione”. “Non si può pensare di far pagare i costi di questa recessione a chi soffre di più – ha detto Bonafede rivolgendosi al governo – perché è un modesto pensionato, un disabile o un precario. Come credenti ci deve indignare moralmente la sola idea che si pensi di fare cassa riducendo o sottraendo risorse alla sanità pubblica e alla previdenza, mentre si considerano intoccabili le grandi rendite”. Per Bonafede occorre allora un “dibattito pubblico più inclusivo, attento ad ascoltare voci spesso ignorate, a costruire quel pluralismo delle culture e delle tradizioni religiose ancora carenti nel nostro paese”. Nel suo intervento in aula sinodale, presenti i 180 deputati, pastori e laici in numero uguale, la moderatora ha fatto cenno anche al tema della libertà religiosa nel nostro paese. Rallegrandosi per l’approvazione al Senato delle due Intese con la chiesa ortodossa e con quella apostolica, ritiene sia un “bruttissimo segnale” il fatto che le altre quattro Intese con le confessioni non cristiane, siano rimaste in ‘panchina’. I mormoni, gli induisti, i buddisti e i testimoni di Geova attendono da anni il riconoscimento attraverso lo strumento costituzionale dell’Intesa. Per Bonafede “il rischio è quello che nei fatti si accetti l’idea che esiste un binario privilegiato per le confessioni religiose cristiane mentre le altre debbano superare ostacoli e pregiudizi”. I lavori del Sinodo sono entrati nel vivo questa mattina con la lettura della controrelazione della Commissione d’esame sull’operato della Tavola valdese.