Opinioni & Commenti

Addio alla «Quattro stagioni», arriva la «Torrida» al salamino piccante

di Umberto Folena

Problemi con la musica: «Papà, che cosa vuol dire Quattro Stagioni? Le altre tre quali sono?» chiederà il ragazzino ascoltando Antonio Vivaldi nel teatro climatizzato. Problemi in pizzeria, dove al posto della «quattro stagioni» avremo la «torrida» al salamino piccante. Problemi lungo le coste erose; problemi nell’Adriatico ridotto a palude melmosa; problemi nelle pianure aride e ingiallite; problemi con il Po in secca anche se, asfaltandolo, potrebbe rivelarsi il tracciato perfetto di un’autostrada transpadana; problemi con i ghiacciai che sbrodoleranno come un ghiacciolo in mano a un bambino in spiaggia a mezzogiorno; problemi con malattie tropicali ignote; problemi con le zanzare belle vispe perché anche per loro sarà sempre estate. Una lunga eterna estate. Fine dei pupazzi di neve, spodestati dagli spaventapasseri. Un sacco di dannati problemi con magre consolazioni, come le banane a Trieste – pare abbiano già cominciato a maturare – forse i datteri in Valtellina e le noci di cocco sulle Apuane. E le partite di calcio? Solo in notturna, per non schiattare. Il clima cambia, ci dicono, dobbiamo prepararci.

Gli ottimisti fanno spallucce: vorrà dire – pensano loro, gli ingenui – che risparmieremo sul riscaldamento. No! Passeremo un inverno al freddo, al gelo e al buio. Non chiedete conto a noi dell’incoerenza delle due affermazioni, Sahara e Siberia: rivolgetevi al ministro Pecoraro Scanio. Vantaggi? Non impazziremo più nel tentativo di montare le catene; tuttavia, in previsione dell’arrivo dei monsoni, chi può si compri un mezzo anfibio. Non avremo più bisogno dell’armadio invernale e addio a giacche e cravatte, affogate nel sudore.

La moda futura? Basta guardare come già oggi si agghinda il grande anticipatore di mode e riti mondani, Lele Mora. Caffettani unisex ampi e freschi, turbante suggerito solo per cocktail all’aperto. Si muovono i consulenti finanziari. I più lungimiranti consigliano di investire in bound della Groenlandia, il futuro granaio d’Europa. Ecco, questo ci dicono. Quanto a noi cattolici, zitti e buoni. La cavalleria radical laicista, per ora, non si è accorta che la morte di tre stagioni è colpa dell’indebita ingerenza del Vaticano, del Concordato, della legge 40, dell’ora di religione e dell’otto per mille. La cavalleria radical laicista… ma no, adeguiamoci: le truppe cammellate.